venerdì 16 settembre 2016

Wifi gratis per tutti entro il 2020: la proposta della commissione Ue

Quattro anni per dare la possibilità a tutti i cittadini europei, nelle grandi città ma anche nei centri abitati minori, di essere connessi. È una delle proposte contenute nel maxi-pacchetto presentato dalla Commissione Ue a Strasburgo. L’obiettivo, come annunciato dal presidente Jean-Claude Juncker, è creare hotspot gratuiti nei principali spazi pubblici dei centri urbani entro il 2020. Il nome del nuovo wifi transnazionale sarà «wifi4eu» e risponde alla convinzione che le tecnologie digitali stiano «invadendo ogni aspetto della vita e chiunque deve avere la possibilità di connettersi, a prescindere da dove viva o quanto guadagni» ha detto Juncker nel suo discorso. Non solo: la Commissione vuole che anche tutte le famiglie, sia in città che nelle zone isolate, siano connesse ad almeno 100Mbps migliorabili a Gbps. Un secondo obiettivo della proposta prevede un piano di sviluppo - partirà nel 2018 - per equipaggiare almeno una città per ogni Paese dell’Unione della rete 5G ad altissima velocità con la stessa timeline.

La proposta

Per portare il wifi pubblico in tutta Europa verranno investiti 120 milioni di euro. Mentre i costi per l’installazione degli hotspot e per la manutenzione del servizio sarà addebitata ai singoli enti locali. Per quanto riguarda il 5G, quella del 2020 è solo la prima tappa. La Commissione vuole una piena diffusione della rete ultraveloce entro il 2025, dalle stazioni ferroviarie alle principali strade di tutte le città europee. Si prevede una crescita potenziale del pil Ue di 910 miliardi e la creazione di 1,3 milioni di posti di lavoro. Solo il 5G potrebbe crearne 2 milioni.

Roaming gratuito da rivedere

La Commissione aveva anche presentato una bozza di regolamento per l’abolizione delle tariffe di roaming entro il 2017: l’obiettivo era l’abolizione dei sovrapprezzi per tutti i cittadini che si recano all’estero con un limite di 90 giorni. Avrebbe coperto il 99% dei viaggi degli europei, così come quella dei lavoratori e degli studenti trasnfrontalieri. Ma non ha soddisfatto Juncker e la proposta è stata rinviata con l’idea di definire nuove regole. Rimane comunque fissata la data di giugno 2017 per lo stop alle tariffe roaming.

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